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D- Sentiero del Pellegrino

Dauer: 3 Stunden
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Tourengröße: 11
Sentiero del Pellegrino: Varigotti - Monte di Capo Noli (Semaforo) - Grotta dei Briganti (Antro dei Falsari) - Noli
Le assolate giornate invernali sono l'ideale per questa breve ma ricca escursione. Ci si riempe gli occhi di blu, con incredibili punti panoramici sulla costa ligure, in un susseguirsi di molti elementi di interesse e curiosità: la Chiesa di San Lorenzo, il Mausoleo dell'Australiano, la Torre delle Streghe, i ruderi della Chiesa di Santa Margherita o dell'eremo del Capitano d'Albertis. L'emozione maggiore la riserva però la Grotta dei Briganti, una caverna affacciata a picco sul mare.
Dall'uscita di Spotorno (per chi proviene da Genova) o dall'uscita di Finale Ligure (per chi proviene da Ventimiglia) dell'autostrada A12 Genova - Ventimiglia, di raggiunge Varigotti seguendo la S.S. 1 Aurelia. A Varigotti sono disponibili molti parcheggi: in buona parte nel periodo invernale sono gratuiti, nelle altre stagioni a pagamento. Durante le stagioni calde può risultare difficoltoso trovare un posteggio libero.
Per rientrare da Noli a Varigotti si può utilizzare l'autobus TPL di linea '40 barrato', che transita con una frequenza di circa mezz'ora. Edicole e tabaccai vendono il biglietto che, se acquistato sul mezzo, è soggetto ad una notevole maggiorazione di prezzo.
Dal centro di Varigotti (12 m) 43 si percorre in salita la Strada Vecchia (indicazioni escursionistiche per Sentiero del Pellegrino e ex Semaforo di Capo Noli), in direzione della Torre di Punta Crena. Dopo qualche minuto si imbocca a sinistra una ripida creuza, in parte scalinata all'inizio e poi selciata (la creuza è il tipico viottolo ligure, sovente chiuso tra muri e scalinato, che s'inerpica tra terrazzamenti e borgate). La salita tra gli ulivi giunge ben presto ad un bivio, dove inizia la prima delle molte digressioni proposte in questo itinerario: si prende la creuza che scende a destra e si arriva rapidamente alla Chiesa di San Lorenzo (54 m, 0:15 - 0:20 da Varigotti). Tornati al bivio, si continua a destra, ora su sentiero. Quasi subito il sentiero si biforca: si lascia il ramo di sinistra per il lontano Cian de Strie e si tiene la destra (la direzione per il Sentiero del Pellegrino è invero poco segnalata). In breve si sfila, a destra del sentiero, il curiosissimo Mausoleo dell'Australiano (o Mausoleo Cerisola) . L'ascesa prosegue, ripida e un poco impervia, tra rocce affioranti, poi il sentiero piega a destra 2, taglia lungamente in piano 9 l'ampia valletta del Rio Bordella e riprende a salire; si passa quindi un secondo più evidente impluvio e si giunge su un panoramico costone. Il sentiero qui volge bruscamente a sinistra e rimonta il crinale fino ad un bivio: si lascia a sinistra il ramo diretto all'Altopiano delle Manie e si continua a destra. Nuovamente in piano, si taglia il profondo vallone del Rio Terra Rossa fino all'impluvio, poi ci si porta sul successivo costone. La seconda digressione proposta prevede a questo punto di andare sul sentiero segnalato che si stacca a destra, per un centinaio di metri, fino ad un ottimo punto panoramico a picco sul mare 11. Ritornati sui propri passi all'ultimo bivio, si continua a destra e si trascura subito un altro bivio, a sinistra, ancora per l'Altopiano delle Manie. Un piacevole mezzacosta pianeggiante conduce ad un bivio, non segnalato, con un sentierino che scende a destra tra gli arbusti. Si tratta della terza deviazione consigliata: il sentierino scende brevemente alla Torre delle Streghe (225 m, 0:50 - 0:55 ore dalla Chiesa di San Lorenzo) 12 e, ancor meno evidente, ad un sottostante punto panoramico, forse più spettacolare di quello incontrato in precedenza.
Lasciando la torre a sinistra, un altro sentierino torna sul percorso principale, che prosegue in piano 13 per immettersi infine su una strada sterrata. Si va a destra e si giunge in breve presso un'area militare cintata, l'ex Semaforo di Capo Noli, sulla sommità del Monte di Capo Noli (262 m, 0:10 ore dalla Torre delle Streghe). La carrabile svolta a sinistra e perde quota lentamente con qualche tornante e lunghi traversi. Non lontano dall'ex semaforo origina un sentiero a destra della strada che ne taglia un tornante e poi prosegue in discesa verso Noli. É la via più breve per la cittadina rivierasca, ma evita il passaggio per la Grotta dei Briganti, ed è per questo meno raccomandata. Intorno a quota 140, ad un tornante verso sinistra, una malandata palina segnala un sentiero a destra della strada. Si tratta dell'ultima, ma più spettacolare, delle quattro digressioni consigliate. Un sentierino si cala assai ripido tra gli alberi per alcuni minuti e raggiunge un'apertura nella roccia attraverso la quale si vede solamente il blu del mare. Poco a sinistra, un'apertura più piccola (attenzione alla testa!) costituisce l'ingresso della Grotta dei Briganti (o Antro dei Falsari, 81 m, 0:25 - 0:30 ore dal Monte di Capo Noli) 115. Ancora una volta si deve tornare indietro, sulla carrareccia, che si segue verso destra. La strada termina poco dopo, dividendosi in due sentieri, che si ricongiungono più a valle. Quello di destra, oltre ad essere - teoricamente - chiuso per questioni di incolumità, è meno interessante, per cui si prosegue su quello di sinistra. Si scende con qualche tornante e si arriva ai ruderi dell'Eremo del Capitano d'Albertis, poi con un breve tratto pianeggiante si raggiungono anche i resti della Chiesa di Santa Margherita. Presso l'antica chiesa si riceve da sinistra il summenzionato sentiero chiuso al transito, e si procede innanzi, il leggera discesa 10. Si trascura un sentiero a destra che scende sulla S.S. Aurelia, si tagliano in piano vecchi terrazzamenti a ulivi e si ignora a sinistra il sentiero, anche questo già menzionato, proveniente direttamente dal Monte di Capo Noli. Oltrepassato un impluvio, ci si trova all'ennesimo bivio: si lascia a destra il ramo che scende ai ruderi della Chiesa di San Lazzaro, e si prende a sinistra, per passare alle spalle di ciò che resta del Lazzaretto. Dopo lieve risalita, si trascura a sinistra l'ultimo bivio, per San Michele; poco oltre la diramazione, il sentiero si allarga a diventare una creuza selciata ed incontra le prime abitazioni di Noli.

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